1999

Casola Valsenio 23 maggio 1999


“ La Guida Galattica è infallibile.
E’ la realtà, spesso, ad essere inesatta”.


La Giuda Galattica dei Carri Allegorici definisce il lavoro della Nuova Società Peschiera come “ una istantanea tridimensionale dell’umanità, un mondo compresso, congelato e ovviamente semplificato, perché 6 miliardi di persone difficilmente riuscirebbero a salire su un carro di qualche metro quadrato.”

Sappiamo dai reperti che la giuria di quell’anno lo definì invece come “ un caos senza senso di un mondo visto con troppo pessimismo, con una pessima relazione.”

La Guida Galattica dice anche che le giurie non erano che un gruppo di gente ignara catapultata in una faida di paese, che sarebbero state le prime a venir messe al muro dalle società perdenti se non fosse venuta la rivoluzione.

Il carro della Nuova Società Peschiera per l’ultima sfilata del millennio cercava di non prendere una posizione precisa, limitandosi a mostrare una situazione senza giudicare niente e nessuno.

Sta di fatto che la visione d’insieme risultò un tantino pessimista, ma è storicamente accertato che la Terra non sia mai stata il paradiso, almeno non per tutti i suoi abitanti. E i terrestri del 1999 non potevano sapere che c’erano mondi molto peggiori del loro.
Stando alla Nuova Società Peschiera sulla Terra c’era un pezzo di paradiso (nel carro il triangolo sul lato destro) sorretto dallo sforzo di chi ne era escluso, una calca indistinta che aspirava a farne parte.

“ Il concetto di avere fortuna al momento della nascita – prosegue la Guida Galattica – è espresso dalla figura della Sorte (sul vertice più basso del triangolo centrale) che influisce sul futuro degli uomini a partire già dal concepimento; sotto di lei, infatti la Maternità.” La Guida Galattica dice che si trattava di una bella ragazza. “ Due bambini (esseri umani non ancora in età di riproduzione) le erano legati con due cordoni ombelicali: uno, sulla sinistra, guardava in alto uno spiraglio di irraggiungibile giustizia, l’altro, a destra, cercava di salire nel paradiso che gli era stato negato. Non è detto che non riuscisse nel suo intento.”

Al centro del triangolo maggiore si diffondeva un cancro oscuro che gocciolava a contagiare tutto lentamente. Intorno due figure; la Forza dei Potenti, il mastino del paradiso sul vertice più alto e, più in basso, un personaggio chino, con una certa religiosità addosso, bloccato nell’atto di gettare qualcosa verso il piano inferiore.

La Guida Galattica spiega che probabilmente rappresentava la carità e la comprensione dei fortunati, un modo abbastanza comodo per scaricare la coscienza sporca e allo stesso tempo portare un po’ di bene a chi non ne aveva.

Nel triangolo sopra questa figura c’era dio, un dio qualsiasi, a caso, ma probabilmente quello Cattolico-Protestante, il dio della parte paradisiaca della terra, che pareva all’oscuro di quanto gli stava accadendo sotto i piedi, impegnato ad illuminare le sfere alte del Suo Cielo, capace comunque di legare a sé gli umani specialmente, ed è paradossale, i più lontani dal paradiso.

La Guida Galattica precisa che non è da interpretare come pessimistica questa parte del carro: “ un umano del 1999 effettivamente non aveva mai visto il suo Dio, e il giudizio universale sul suo pianeta non arrivò che secoli dopo.”

“ Nella parte posteriore del carro – continua la Guida Galattica - si alzava una grande trivella che perforava il piano del carro: una vite senza fine, col suo lavoro incessante, il suo moto perpetuo, che partiva da un mistero e si avvitava in un altro mistero, senza posa, un movimento, bloccato dall’istantanea del carro, che momento dopo momento trascinava sempre più in alto i piani del paradiso distanziandoli inesorabilmente dal basso.”

Ai suoi piedi scene di guerra, un’altra costante del pianeta, guerre mosse dall’alto e combattute in basso, guerre di sopravvivenza o di vendetta: comunque Dis-umanità varie.
All’apice della vite la giustizia mascherata e i suoi due volti; quello visto dal bambino in basso, la Legge creata dagli uomini per gli uomini, davanti e il volto vero della Giustizia sul retro, come qualcosa di divino che non guardasse al mondo e aspettasse forse al di fuori.

La Guida Galattica fa notare come “ gli esseri umani a volte dimenticassero la differenza fra Giustizia e Legge; solo la seconda gli spettava e non è detto fosse giusta: bastava notare come nel carro questa figura fosse più vicino ai fortunati del paradiso che al resto delle persone.”

Resta da spiegare il personaggio sui trampoli nella parte anteriore del carro, figura che destò per secoli la perplessità degli esperti.
Si credette per molto tempo che si trattasse di un operaio dell’Enel inglobato per sbaglio dai costruttori della Nuova Società Peschiera mentre stava montando un traliccio dell’alta tensione.

“ In realtà – precisa la Guida Galattica dei Carri Allegorici – era il Progresso che piegava e plasmava il mondo con il suo impetuoso passaggio, completamente autonomo da ciò che lo circondava, totalmente impegnato nella sua corsa. Visione azzeccata – afferma la Guida Galattica – è costante in tutta la Storia Universale che il progresso se ne vada sempre per i fatti suoi, in tutta indipendenza.”

Dove va ?
La Guida Galattica dice che nessuno lo ha ancora capito. Probabilmente, dice, sta scappando da qualche parte.


Quanto al lavoro della P.S.I.C.A, la Guida Galattica afferma …..



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