1984

MILLENOVECENTO
OTTANTAQUATTRO



… ”Ogni cosa era a posto, ora,
Tutto era definitivamente sistemato, la lotta era finita.
Egli era riuscito vincitore su sé medesimo.
Amava il Grande Fratello “.

GEORGE ORWELL

La profezia di Orwell, aspra e terrificante, descrive una società senza individui, perché, l’individuo, sacrificato con allucinante determinazione al culto del potere, non esiste più. L’orizzonte è asfittico, irrespirabile e ci inabissa negli arcaici terrori della storia. L’onnipresente teleschermo vede e controlla tutto, percepisce e condiziona anche il più piccolo sussulto emotivo.
Ma nel “nostro 1984”, nel nostro futuro, non c’è l’onnipresenza del Grande Fratello, non ci sono guerre stellari tra imperi galattici – frutto di anticipazioni profetiche mentalmente schiave di primitive ideologia che proiettano nel tempo mitologie apocalittiche – ma c’è invece la possibilità di fondare un nuovo umanesimo, un secondo rinascimento.
Ed è un futuro che si plasma come sviluppo, come graduale divenire della storia passata e presente; un futuro quindi che non può e non deve essere la negazione di ciò che ha mosso e muove la storia.

PARTE ANTERIORE

Nel corso dei secoli la storia dell’uomo è stata segnata e rivolta alla ricerca dei valori universali, che accomunano l’umanità oltre i confini di tempo e di spazio.
La perfezione delle forme geometriche, simboli universali della scienza e della cultura, rappresentano, nell’antichità come nel presente, la ricerca della Conoscenza, l’aspirazione all’Armonia e alla Perfezione.
Sono queste fondamentali aspirazioni che hanno mosso la storia dell’umanità, provocato enormi trasformazioni e grandi cambiamenti nel nostro pianeta.

PARTE DESTRA

Ed è stato proprio dall’affermazione di strumenti che hanno favorito la diffusione e l’evoluzione della Conoscenza, che è dipesa la conquista di sempre maggiori libertà, che hanno profondamente trasformato la cultura e la mentalità dell’uomo. E’ l’avvento della stampa che crea le condizioni di una vera e propria rivoluzione nei metodi di diffusione e approfondimento delle conoscenze e delle informazioni.
Conoscenza, cultura e scienza, da prerogativa di casta e di ceto, esclusivo appannaggio del clero e delle classi privilegiate, si diffondono e si irradiano a masse enormi di uomini e di donne, che fino ad allora ne erano rimaste escluse.

PARTE SINISTRA

L’ “uomo di Leonardo” e la stessa rappresentazione artistica rinascimentale della realtà acquisita in dimensione e profondità prospettica, segnano l’avvento di una nuova cultura umanistica che plasma l’uomo nuovo, conscio delle sue reali capacità, che si pone per la prima volta al centro della vita e del mondo. Le trasformazioni e le innovazioni culturali, filosofiche e scientifiche che tutto questo ha provocato, hanno segnato le epoche successive e significato conquiste decisive nella lunga marcia per la liberazione dell’uomo.

PARTE CENTRALE

Da allora la “grande costruzione” della storia, che è storia dell’intelligenza e della sua evoluzione, che irruppe imponente dalle rocce informi e inanimate della preistoria, assume sempre maggior slancio; si protrae verso un futuro di cui l’informatica, la telematica e l’elaborazione computerizzata sono strumenti e proiezione simbolica.
Oggi il presente si avvicina sempre di più al futuro, il futuro diventa presto passato.

PARTE POSTERIORE E SUPERIORE

All’apice della grande costruzione della storia sta il simbolo delle nuove possibilità di diffusione delle conoscenze e delle informazioni che potrà consentire di raggiungere nuove e sconosciute frontiere nella ricerca filosofica, culturale e scientifica.
Il percorso tracciato dal “rosso mantello” del futuro annuncia dunque una società dove l’individuo realizza la capacità di dominare i nuovi strumenti di acquisizione del sapere e della conoscenza, per correggere con efficacia i paradossi della condizione umana e per sferzare l’ipocrisia e la falsità dei linguaggi.
Non strumenti onnipresenti e per l’asservimento dell’uomo, ma per liberarlo, per realizzare una nuova individualità all’interno di una società consociata e collaborativa di donne e uomini “onnilaterali” più liberi e uguali, dove scienza e umanesimo finalmente si fondono.


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