1990

L’ALTRO

Testimonianze scritte, films, ricostruzioni storiche, raccontano di soprusi morali, culturali e fisici che l’UOMO BIANCO ha inferto nei secoli alle altre razze, alle cosiddette culture primitive. La Storia si dipana nei secoli, sterminio fisico e culturale, sfruttamento di intere popolazioni.

Fino ai nostri giorni l’UOMO BIANCO si scaglia contro l’ALTRO. Che siano Neri, Gialli o Rossi, quando l’UOMO BIANCO incontra un colore diverso, una cultura diversa, ha una reazione che raggiunge apici di intolleranza e di violenza non riscontrabili nelle altre razze. Una reazione che dimostra che è l’UOMO BIANCO ad aver subito il vero trauma dall’incontro con l’ALTRO, il quale non ci ha più permesso di dimenticare che l’UOMO BIANCO non ha vissuto SECONDO NATURA, ma SECONDO CULTURA, potere, frammentazione meccanica del tempo e dei ritmi.

Il trauma per questa «non naturalità» ha portato l’UOMO BIANCO ad intravedere nelle altre razze, il selvaggio, la forma animalesca e naturale, non contaminata dalla Civiltà e dalla Cultura, una Natura Primigenia che non conosce il desiderio di riscatto dal peccato originale.

Ma il vero trauma per l’UOMO BIANCO, quello che ha impiegato diversi secoli per giungere alla soglia della consapevolezza, è l’interrogativo sul concetto di ALTRO.

E’ un interrogativo che ha dietro di sé tutta la storia dell’Occidente e che è il vero punto di crisi della specie: stiamo continuando a pensare noi, all’UOMO BIANCO, come al centro del mondo e all’ALTRO come qualcosa da esorcizzare e negare, perché non ci ricordi il nostro trauma e non ci ponga l’umiltà necessaria per affrontare la diversità, la naturalità, o un concetto culturale non omologato al nostro.

Se la nostra mente si liberasse da questo trauma, potremmo guardare l’ALTRO come parte integrante di noi.
Riusciremmo allora a pronunciare un NOI, un NOI pieno ed armonioso come il dispiegarsi di un fiore nella compresenza del tutto.

Mai più l’ALTRO.
La Nuova Società Peschiera



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